Può capitare ,anche ai più esperti, che quando si prepara la pasta all’uovo , il nostro impasto si presenti troppo duro ,se si eccede con la farina o se per caso lo lasciamo all’aria per troppo tempo in ambiente caldo e lo troviamo troppo secco,che fare in questo caso?
Niente paura non buttatelo via, le nostre nonne ci hanno,per fortuna,fornito la soluzione.
I grattini,non ci credete?
Vediamo come ottenerli…
- CucinaItaliana
Preparazione dei grattini
Aiutandovi con il mattarello, pressate l’impasto, formando una mattonella .
Tagliatela a strisce,(non c’è bisogno di essere precisi), e stendete le strisce su un vassoio.
Riponetele in un luogo tiepido in modo che si secchi un po’.
Dopo un’oretta riprendete le strisce e tritate la pasta con un coltello da cucina o con la mezzaluna .
Quando vi sembrerà che la pasta sia tritata a sufficienza ,con i palmi delle mani procedete a sgranarla ulteriormente .
Per una versione più veloce e moderna, mettere i pezzi secchi di impasto nel mixer.
Avete appena ottenuto un ottima pasta da minestra,per le zuppe o le minestrine dei bimbi.
curiosità
Chiamati anche Malfattini, Grattini,, Manfrigoli, , seconda della zona geografica di provenienza.
La parola Manfrigolo deriva dal metodo di preparazione di questa pasta.
Infatti, la parola è formata da Manus e frico ovvero pasta ottenuta dallo sfregamento delle mani .
Originari dell’Emilia romagna ,erano il pranzo tipico degli “Scariolanti”,braccianti che trasportavano la terra con cariole, durante i lavori di bonifica delle zone paludose.
Preparati con brodo matto, ottenuto cioe con acqua e ragù, imbottigliati e bevuti direttamente dalla bottiglia.