Il merluzzo è uno dei pesci più utilizzati e più presenti sulle nostre tavole e io non faccio certo eccezione, lo preparo veramente spessissimo e nei modi più svariati. Questo pesce possiamo definirlo al pari del maiale, perché proprio come accade per il maiale, anche del merluzzo non si butta via niente: dal fegato alla pelle, tutte le sue parti vengono riutilizzate. Lo conosciamo con diversi nomi: stoccafisso, baccalà o semplicemente merluzzo e pur trattandosi dello stesso pesce si diversifica per le tecniche di conservazione utilizzate.
Originario dei mari nordici e dell’atlantico settentrionale, la varietà che noi conosciamo come merluzzo è il Gadus Morhu, conosciuto ed apprezzato già nell’antichità, in particolare dai vichinghi che per conservarlo lo essiccavano su un bastone, prende il nome stock-vish, letteralmente bastone -pesce. Il termine baccalà sembra,invece, derivare dal termine bacalao, e anch’esso dipenderebbe dal tipo di tecnica usata per la conservazione. Gli spagnoli infatti, avevano fatto propria l’abitudine romana di conservare il cibo sotto sale e sembra che la utilizzassero, soprattutto nelle lunghe traversate atlantiche,per conservare in botti il merluzzo pescato. In Italia sembra sia arrivato alla fine del cinquecento e che si sia diffuso grazie ai commercianti sia genovesi che veneziani. Pare infatti ,che dopo il Concilio di Trento, vista l’introduzione dell’obbligo per i fedeli dei famosi “giorni di magro”,decisero di importarlo e commercializzarlo.
Essendo il merluzzo un pesce estremamente diffuso e quindi molto economico è diventato in poco tempo uno dei piatti “poveri” più diffuso in tutta Italia. Nel sud d’Italia sembra invece, che siano stati gli spagnoli durante la loro occupazione ad introdurne l’uso.
A tutt’oggi la sua fama non è certo diminuita. Da piatto povero è diventato l’ingrediente principale di preparazioni di alta cucina, apprezzato e consumato per le sue carni saporite leggere e dalle proprietà sia nutrizionali che dietetiche. Vediamo insieme come preparare il merluzzo al forno.
Ingredienti per 4 persone:
- 600 g circa di filetti di merluzzo
- 100 g circa di pane grattato
- erbe miste a scelta (fresche o secche, prezzemolo rosmarino salvia)
- 1 limone
- 1 spicchio piccolo di aglio
- olio quanto basta
- 50 g pomodorini
- 4 patate grandi a pasta gialla
- sale
- pepe
- origano(facoltativo)
- olive nere denocciolate (facoltative)
Come preparare il merluzzo al forno, con gratin alle erbe,patate e pomodorini
Affettate le patate a rondelle non troppo sottili, friggetele in olio di semi ben caldo e adagiatele in una teglia unta leggermente .
Preparate il gratin come segue:
- pane grattato ed erbe miste tritate, (io utilizzo quelle fresche, ma vanno bene anche quelle secche),
- la scorza di mezzo limone grattugiata,
- un aglio piccolo tritato,
- sale, pepe,
- un cucchiaino di olio
- una spruzzata di succo di limone .
Questo gratin ha una doppia funzione, di non far seccare troppo il pesce durante la cottura e in più dà un tocco di croccantezza al piatto.
Adagiate i filetti di merluzzo, che avrete tamponato con un po’ di carta da cucina sulle patate.
Unite i pomodorini tagliati e se volete qualche oliva nera .
Salate leggermente i pomodorini e cospargeteli con un po’ di origano
Mettete in forno già caldo a 180 gradi per 20 / 30 minuti.
Se vi piace il pesce o volete un altra idea sfiziosa da portare in tavola date un occhiata alla mia versione delle seppie con piselli che potete trovare qui.
Se avete dubbi o qualche curiosità lasciatemi un commento. A presto. 😆